D: Perché una Associazione, non sono sufficienti i Comitati Genitori?
R: I Comitati spontanei che hanno sempre supportato la Scuola in questi anni sono stati uno strumento importante. Però riteniamo che la nuova situazione complessa che si presenta in questi ultimi anni, e che rimarrà tale anche negli anni a venire, richiede che anche i genitori si organizzino in maniera più esplicita. Questo sia per meglio supportare la Scuola quando è necessario, sia per contare di più in essa;
L'associazione rende più esplicita la partecipazione dei genitori, in maniera autonoma e complementare dalle istituzioni scolastiche (Rappresentanti di Classe e Consiglio di Istituto).
Chiarisce le responsabilità per la gestione dei fondi (Consiglio Direttivo eletto e "controllato" da Assemblea) e formalizza un "bilancio" pubblico e visibile a tutti i soci.
Infine la forma associativa scelta (associazione di promozione sociale) potenzialmente permette di partecipare a bandi per finanziamenti in collaborazione o in aggiunta ala Scuola.
D: Chi può partecipare?
R: L'associazione è pensata principalmente per i genitori degli studenti ma chiunque (purché maggiorenne) può iscriversi se condivide gli scopi dell'associazione e vuole aiutare a raggiungerli (nonni, nonne, zii, marziani)D: Perché una quota di 5 euro?
R: L'iscrizione è un modo per finanziare l'associazione per le iniziative che si vorranno fare, l'associazione è senza fini di lucro tutte le prestazioni dei soci e delle cariche dell'associazione saranno volontari e gratuiti (art. 12 stauto) Ma per fare iniziative, di qualunque genere, è necessario che si trovino fonti di finanziamento
D: Ma allora la fatica e i fondi raccolti in ogni plesso finiranno in una cassa comune?
R: L'intenzione è che l'associazione mantenga una contabilità separata per le iniziative specifiche dei plessi (tipicamente le feste di fine anno) e che l'impiego di tali fondi sia delegato ad uno dei consiglieri che rappresenta il plesso, che si curerà di usarli per le esigenze del plesso o per quote di progetti comuni. Invece le quote associative e proventi di attività generali dell'associazione saranno destinate a progetti di Istituto.
D: Perché il nome dell'associazione è "DIRE FARE"?
R: Ci è apparsa una buona sintesi delle intenzioni, sia proporre e stimolare ma anche realizzare concretamente